I Sicari di Trastevere

Immaginate “Romanzo Criminale” ambientato nel 1875.

Raffaele Sonzogno (della famiglia che nel 1861 aveva fondato quella che é oggi una delle più antiche case editrici italiane ) viene ucciso senza un’apparente movente. Di lui sappiamo che é un uomo della sinistra storica e che é il direttore del quotidiano La capitale.

Questo giallo storico é stato scritto da Roberto Mazzucco , commediografo autore di racconti e programmi radiofonici e televisivi tra i quali lo scandalo della Banca Romana.

 

 

Trastevere, le 100 Meraviglie(+1)

Il volume “Trastevere, le 100 meraviglie (+1)” accompagna il lettore alla scoperta di uno dei quartieri più celebri di Roma, conosciuto in tutto il mondo.
Nella nostra cultura letteraria, la meraviglia è definita come la sorpresa che si cela dietro l’inaspettato. Attraverso 100 (+1) fotografie d’autore, il libro rivolge a Trastevere uno sguardo inedito, accompagnando il lettore alla scoperta dei dettagli nascosti dal caos urbano. Continua a leggere

La Storia di Trastevere

La Storia di Trastevere, a cura di Gianluigi Spinaci racconta le vicende di quello che non è solo un quartiere, ma una città nella città. La sua storia inizia e si intreccia con quella di Roma, facendo da palcoscenico a molti degli avvenimenti più importanti che ne hanno segnato i destini. Continua a leggere

Come eravamo. Trastevere 1865-1960

Un popolo, un quartiere e in particolare un rione, quello di Trastevere, raccontato attraverso le fotografie di quasi 100 anni di storia. Dalla costruzione dei muraglioni del Tevere fino agli anni ’60 del secolo scorso.

Un percorso fatto di immagini che attraversa due guerre mondiali, l’occupazione nazifascista, la Resistenza e l’inizio della ripresa economica e sociale d’Italia e di Roma. Durante questi anni, Trastevere è assoluto protagonista di eventi di portata nazionale e internazionale, al cui interno si inseriscono tante “piccole” storie di vita di quello che non è solamente un quartiere, ma una città nella città. Continua a leggere

Santa Maria dell’Orto e i suoi segreti

Il complesso architettonico di S. Maria dell’Orto è uno scrigno pieno di segreti, di tradizioni secolari, di arte e architettura, di fede e devozione confraternale. Domenico Rotella percorre e narra in modo inedito e inconsueto questa incredibile storia romana dalle sue origini, nel momento in cui ebbe luogo il miracolo mariano. Attorno all’immagine taumaturgica si riunirono non solo i fedeli trasteverini, ma soprattutto le Universitas di mestieri che si consociarono per dare vita a questo gioiello transtiberino tuttora in grado di generare stupita ammirazione non solo nel fedele, ma anche nel pubblico laico.

Recenti scoperte e ulteriori curiosità arricchiscono questa nuova edizione ampliata.

Domenico Rotella,  giornalista pubblicista, è camerlengo dell’arciconfraternita di Santa Maria dell’orto dal 2005.

Nel canale youtube della casa editrice sono presenti alcuni video in cui Domenico Rotella racconta le principali curiosità della Chiesa.

 

 

 

 

 

 

Angelo Brunetti

Raccontano le cronache recenti che la statua che oggi si trova appena entrati nel parco del Gianicolo proveniendo da Largo di Porta San Pancrazio si trovasse fino a 10 anni fa a Passeggiata di Ripetta; se fu spostata vicino ai 228 busti degli eroi della Repubblica Romana è perché anche questa statua è dedicata ad uno di essi, forse uno dei più famosi nella tradizione popolare romana. Leggi tutto “Angelo Brunetti”

Roma Tales

Quando l’ abbiamo vista noi era così :incartata con il nastro da cantiere , con le basi sollevate da terra , coi bordi di gomma staccati e buttati per terra e una generale impressione di fragilità e temporaneità .

Peccato, perché Roma Tales è un tentativo di installazione multimediale molto più gentile di quella porchetta che ha avuto l’onore delle prime pagine delle testate locali .

Costruita a misura di bambino multimediale ( doveva il bambino avere uno smartphone collegato in rete , sennò sarebbe rimasto un bambino e basta )il gioco prevedeva che sedendosi o arrampicandosi sotto le tre campane rosse e inquadrando un qr-code una voce gentile avrebbe letto una favola.

Dal cellulare non dalla campana :e questo forse è un limite .L’altro limite forse è che anche se le campane  sono tre e tre sono i qr-code la storia che viene raccontata  é sempre la stessa: quella del buco della serratura all’Aventino .

Aventino che non é qui ,che non si vede da qui, e dal quale non  si vede qui .

Va bene, ora che abbiamo fatto i critici diciamo che comunque la capacità evocativa di questa arte metallurgica realizzata da Martina Calanni e Giulia Di Lorenzo sollecita , e come se sollecita !

un’abat jour per leggere , magari su una sedia a sdraio , coperti dal cappuccio di Babbo Natale o dai capelli  delle fate ,dove però una riflessione viene interrotta da una campanella che ci da la sveglia e ci lascia soltanto con un BOH sonato come una campana .

Ah : comunque prima dei vandali era cosi :