Palazzo Spada, dove non tutto è come sembra

Da Vicolo del Polverone si accede in quello che resta dei giardini del palazzo e da qui agli spazi espositivi che raccolgono uno stupefacente caos di quadri, sculture, arredi e meraviglie architettoniche.

Nel sito troverete un completo catalogo/guida che vi elenca le opere esposte. Facciamo dei nomi? Tiziano, Guido Reni, Tintoretto, Parmigianino, Orazio e Artemisia Gentileschi (come non l’avete vista mai!).

La meraviglia assoluta si trova però in uno dei cortili del Palazzo: parliamo della Galleria Prospettica che Borromini realizzò alla metà del ‘600 con l’aiuto di un frate esperto di matematica. 

La Galleria è lunga appena 9 metri ma all’occhio sembra che ne misuri 37; e il guerriero posto al fondo che sembra sia alto come una persona normale…in realtà non supera i 60 cm.

Possiamo dire che fra inganni prospettici, sguardi strabici o indiscreti, statue che ci sono ma che non possiamo guardare, tutto il Palazzo racconta una storia di illusioni e visioni.

Il gentilissimo personale della Galleria consiglia però il momento migliore per guardare il Palazzo: nel fine settimana e possibilmente dopo il tramonto (però bisogna prenotare).

 

 

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