Uno degli elementi del PGTU che più ci interessa è sicuramente quello relativo alla ciclo-vivibilità di Roma come la definisce il nostro amico Claudio. Tra le proposte che sono state presentate dal Comune a margine della settimana per la mobilità sostenibilità, ce ne è una che sembra rapidamente praticabile: la realizzazione di un anello ciclabile nel centro storico della città. Si tratta di un percorso della storia che tocca il Circo Massimo, il Colosseo, Piazza Venezia, Piazza Navona, e poi, passato il Tevere, Castel Sant’Angelo, San Pietro, Trastevere e l’Isola Tiberina. Chiaramente si tratta di un percorso di prevalente interesse culturale e turistico; non risolve quindi che parzialmente i problemi di ciclo-mobilità di chi quotidianamente decide di usare la bicicletta per andare al lavoro, a scuola, o, a fare la spesa. Giacchè siamo ammalati anche noi di benaltrismo, ci uniamo al coro di quanti richiedono altri interventi urgenti e praticabili, come l’istituzione di nuove zone trenta a Roma. D’altra parte, come con l’occhio del cittadino riconosciamo che l’anello storico è un altro tassello del progetto di restrizione del traffico a motore , nel centro storico di Roma.
Per chi vuol leggere una critica equilibrata e propositiva dell’impegno del Comune, consigliamo di leggere l’articolo su Globo, che linkiamo qui sotto e dal quale abbiamo ripreso le immagini che illustrano questo post.
I commenti sono chiusi, ma riferimenti e pingbacks sono aperti.